Provare a non vincere, questa è la sfida del centrosinistra con Piendibene

I giochi sembrano fatti ma chi voleva giocare non ha nemmeno ancora iniziato. Marco Piendibene sarà investito della candidatura del centrosinistra domani mattina, nel corso di una conferenza stampa. Questa ritrovata unità del centrosinistra però non parte da lontano, non è stata imposta da Roma ma è l’inizio dell’attuazione di un piano studiato a tavolino.

Non è la prima volta che Piendibene aspira alla poltrona del Pincio, punto di arrivo di una carriera politica fatta di impegni, militanza e partecipazione. Sono trent’anni che prima con il PDS poi DS ed adesso PD siede nell’Aula Pucci dove è stato anche Presidente del Consiglio comunale ed assessore. Serio, determinato non ha però il carisma necessario per ricoprire quell’incarico e soprattutto tenere unito un arcipelago frastagliato, diviso e divisivo. Insieme a lui, almeno per ora, correranno Partito Democratico, Demos, Alleanza Verdi Sinistra e Lista Unione Civica per Marco Piendibene Sindaco.

Dietro il sogno infranto di Piendibene sta lavorando di fino Enrico Luciani, quello che si dichiara sempre estraneo ai giochi di potere e diverso dalla politica e dai politicanti ma è stato dal 1994 al 2001 consigliere comunale a Civitavecchia, per approdare poi a via della Pisana come consigliere regionale per due mandati consecutivi, circa altri dieci anni, e per tornare poi a fare il vicesindaco di Pietro Tidei nella breve esperienza amministrativa 2012/13.

Lo scopo di Luciani, che ha lasciato Rifondazione per tentare la scalata al partito Democratico, è quello di dimostrare la scarsa abilità della classe dirigente della sinistra cittadina mandandoli letteralmente a schiantarsi alla fine di questa campagna elettorale per poi presentarsi quale novello deus ex machina, ricompattare e ricostruire quello che resta dl Partito Democratico cittadino, che non dimentichiamoci ha scaricato senza clamore il suo padre putativo Pietro Tidei dopo la scissione di Italia Viva ed il clamore dei fatti di Santa Marinella di quest’autunno ed è in cerca di un leader, e tentare con un colpo di mano di farsi eleggere al Pincio al prossimo giro. Il tempo è lungo ma Luciani è paziente e sa aspettare, è uomo di mare e di foresta e per sacramentare questo piano è arrivato a sacrificare candidati che a dispetto della loro giovane età avrebbero potuto fare la differenza. Lui non è persona da mezze misure né mezze porzioni, o tutto o niente e per questo è disposto a non far arrivare nemmeno al ballottaggio il centrosinistra.

Vedremo come va a finire ma io, in fondo, ve l’ho raccontato già.

Segui Il Provinciale sul suo canale Whatsapp

Cristiano Degni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *